PONTECCHIO POLESINE
La musica invade le aule scolastiche della scuola primaria di Pontecchio, diventata cuore pulsante dell’educazione grazie a un progetto musicale straordinario che coinvolge non solo gli studenti delle classi quinte ma l’intera comunità scolastica.
Ideato per preparare i giovani talenti alla scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale, ispirando le future generazioni di musicisti. Il mentore di questo progetto ambizioso è Enrico Cappato, delegato di plesso e docente di sostegno, impegnato nelle percussioni. “Il progetto prevede 2 concerti, uno a metà novembre e un altro a gennaio, dove i bambini delle classi quinte verranno accompagnati dai ragazzi delle medie in brevi esecuzioni con gli strumenti”.
La musica è una lingua universale, e il progetto musicale della scuola primaria di Pontecchio sta dando ai nostri giovani la possibilità di imparare questa lingua con passione e dedizione” Con il sostegno di un team di insegnanti professionisti, tra cui il professor Zambelli al pianoforte, il professor Caruso alla chitarra e il talentuoso professor Brusaferro al sassofono, i ragazzi vengono guidati attraverso percorsi di lettura ritmica e applicazioni pratiche sugli strumenti. Massimo Bellinello, esperto batterista di fama nazionale (Viaggio Segreto, Ostetrika Gamberini), coadiuva i giovani batteristi in questa esperienza musicale emozionante.
La dirigente dell’istituto comprensivo di Polesella, Margherita Morello, è entusiasta del progetto e invita caldamente tutti a conoscere l’istituto e le sue proposte formative. “Imparare a suonare uno strumento in modo totalmente gratuito è una possibilità da non perdere per tutti i bambini – afferma – Questo progetto non solo offre una formazione musicale di alta qualità ma sviluppa anche la disciplina, la creatività e la fiducia in se stessi nei nostri studenti”.
Le fa eco la fiduciaria di plesso Michela Pasquin: “Il progetto è un’opportunità unica per i giovani di Pontecchio e non (la scuola è un polo didattico che coinvolge vari paesi limitrofi) perché è un’esperienza che può trasformare le loro vite e aprire porte verso un futuro musicale brillante, comunque stimolando la loro creatività e promuovendo la collaborazione tra pari.